Museo/Monumento

Tombe dei Giganti di Goronna

Descrizione
TOMBE DEI GIGANTI DI GORONNA Coordinate: 40°5'3"N 8°44'18"E L’area archeologica di Goronna è situata su un basso tavolato, nell'altopiano basaltico di Abbasanta, nella Sardegna centro-occidentale a circa 2 Km dal centro abitato di Paulilatino, si può raggiungere prendendo da Paulilatino la SP 11 per Bonarcado oppure la SP Paulilatino-Milis. In entrambi i casi vi si giunge dopo aver attraversato alcune proprietà private. Le tombe dei giganti sono situate sulla sommità del colle omonimo in prossimità del nuraghe edificato sul limite settentrionale del tavolato. Il sito di Goronna – una vera e propria necropoli di tombe di giganti – comprende 4 o forse 5 sepolture, due delle quali con "stele centinata". La tomba maggiore di Goronna (tomba A) è una delle più grandi conosciute orientata a sud-est è una delle più note e citate tombe dei giganti dell’intera isola. Si sviluppa in lunghezza 24,60 m esternamente, ha il lato di fondo absidato realizzato con lastre ortostatiche di basalto lavorato. Il corridoio funerario interno (lungh. m 17,78; largh. m 1,30; alt. m 1,40) è il più lungo finora conosciuto e poteva contenere circa 200 inumazioni. Costruito internamente con massi ortostati era coperto a piattabanda, anche se delle lastre di copertura originarie se ne conservano solo due; la terminazione posteriore è costituita da un'abside. La stele monolitica della tomba attualmente spezzata (largh. m 2,40; alt. m 2,23), in origine doveva raggiungere almeno m 3,50 di altezza. Alla sua base è presente l'apertura che porta al vano sepolcrale, è situata al centro di un emiciclo composto da pietrefitte, cioè inserite direttamente all'interno del terreno. Nell'emiciclo che precede la tomba A, dovevano probabilmente svolgersi i riti funebri in onore dei defunti. Fu studiata ed esplorata dal Lamarmora nel 1840, citata dal Mc Kenzie nel 1910, e dal Lilliu nel 1948. Scavata da Ferruccio Quintavalle nel 1892 e dopo di allora non furono più effettuati interventi. La seconda tomba, è situata a nord-est della precedente – di dimensioni assai più contenute – è oggi assai malridotta, l’esedra è appena visibile e la stessa stele è fuori posto ridotta in pezzi sparsi li intorno. contrariamente alla precedente, presenta corpo tombale e esedra ben distinti. Le due o probabilmente tre sepolture che dovevano completare il complesso sono situate sul pendio settentrionale del tavolato. Purtroppo le costruzioni si trovano in pessime condizioni e risultano nascoste dalla vegetazione arbustiva: la tomba più piccola presenta in parte il vano funerario - di tipo dolmenico, coperto da lastre a piattabanda - mentre quella di maggiori dimensioni conserva alcuni frammenti della lunetta centinata della stele. Le tombe sono databili al Bronzo medio- Bronzo recente.

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